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Quale Città. Identità, dimensioni, bellezza e diritti di cittadinanza.





Il 23 luglio a Pescara abbiamo messo sotto processo la città, facendo emergere tutte queste coordinate, riconoscendo la sua potenza al pari della sua delicatezza e abbiamo ristabilito che l’albero maestro della città è il progetto più che lo stesso diritto positivo deliberato dalle assemblee.

Per questo serve un pensiero culturalmente ricco che ricostruisca vere e proprie mappe cognitive della cittadinanza, scrivendo su una pietra indelebile che la Città merita il riconoscimento dei suoi diritti di “personalità sociale vivente”. Questo è il senso del cammino che dal 23 luglio vogliamo compiere con la “Carta di Pescara della città”.












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